Le origini e l’importanza dell’etichetta del vino

La storia dell’etichetta del vino ha una storia lunga e affascinante. Risalgono infatti agli antichi Egizi le prime etichette ante litteram: le incisioni tracciate sulle anfore contenenti vino, dopo la loro sigillatura con fango e argilla, consentivano loro di riconoscere l’anno di produzione, la provenienza delle uve e il nome del produttore. Nei secoli sono stati aggiunti dettagli, utilizzati materiali più o meno preziosi e sviluppate diverse tecnologie che hanno portato alla fine del 1700 all’invenzione della litografia.

Il significato dell’etichetta di Monica Vettor

Sono state la sensibilità e la creatività di Elisa Turrin, in arte Upata, a dare forma ed espressione grafica al primo Pinot Grigio e al Prosecco Rosè. La ricerca si è sviluppata attorno al rapporto intimo con la natura che ha portato Monica Vettor a dar vita alla propria azienda: il profondo rispetto e l’attenta osservazione delle sue vigne e del territorio che ama e che conosce da sempre hanno arricchito e reso unica l’etichetta delle sue produzioni. Tratti leggeri e un intreccio di fiori danno vita ad un volto femminile per simboleggiare i due aspetti che solo in apparenza contrastano, ma che in realtà coesistono sia nella natura, che nel femminile: da un lato, la fierezza, la forza e l’intensità; dall’altro, la dolcezza, la delicatezza e la fragilità dei fiori che circondano il viso.

Il vento dei Magredi e i fiori di Crambe Tataria

Sull’etichetta di Monica Vettor non manca infatti il territorio dei Magredi, fonte inesauribile di ispirazione anche per Upata, che ha voluto sottolineare l’antica storia della pianta di Crambe Tataria, amatissima da Monica Vettor e presente solamente in Friuli. Di origine steppica, venne infatti importata in Italia dagli Ungari nell’anno 1000 d.C. e ancora oggi, compie il proprio ciclo vitale grazie all’azione del vento che la trasporta spargendone i semi.
L’etichetta Monica Vettor simboleggia dunque l’intento con il quale è nata l’azienda, ovvero la celebrazione della natura e delle figure femminili che con dedizione si adoperano per offrire ogni anno, solo l’eccellenza dei propri frutti.